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Recensione: SOFIA VANNI ROVIGHI, Studi di filosofia medioevale. Da S. Agostino al XII secolo, vol. I; Secoli XIII-XIV, vol. II

In occasione del 70° compleanno di Sofia Vanni Rovighi e della con­clusione del suo insegnamento come docente di ruolo all'Università Cat­tolica di Milano, nella quale è presente dalla laurea, cioè dal 1930, prima come assistente e poi come titolare di cattedra, la Facoltà di Lettere e Filosofia ha voluto compiere un gesto di gratitudine verso l'insigne stu­diosa e maestra ma anche mettere a disposizione degli studiosi un'ampia serie di studi medioevali. Il primo volume raccoglie studi dedicati a S. Anselmo, a Pietro Lombardo, a Gilberto Porretano e al problema della sensazione in S. Agostino. Il secondo contiene due studi bonaventuriani, ben undici studi su vari aspetti della dottrina tomista e un'interessante nota sulla fonte remota dell'intenzionalità husserliana. Questo il som­mario dei due volumi, ma basta anche da sé a dar conto dell'importanza della tematica toccata, che perciò assume una sua sistematicità. Fra l'altro vorremmo accennare all'interesse rivolto dalla Rovighi all'etica to­mista (II, 118-198) e in particolare al suo fondamento delle inclinationes naturales. Il I volume, accompagnato da una « Tabula gratulatoria » con l'elenco di personalità ed enti di cultura che si sono associati all'omaggio, è preceduto da una bibliografia riportante gli scritti di Sofia Vanni Ro-vighi dal 1929 al 1978 che le garantiscono un posto onorevole negli studi filosofici dell'ultimo quarantennio.