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IA e educazione, (28.05.2024), (29)

 
 
 
 
Foto Carbajo-Núñez Martín , IA e educazione, (28.05.2024), (29), in Blog: www.cssr.news, 29-IT (2024) p. 2 .

Prima dell'IA generativa, altri sistemi di IA erano già utilizzati nel campo educativo, ad esempio editori di testo, assistenti intelligenti, algoritmi di ricerca, traduttori, ecc.

Il lancio del programma ChatGPT, nel novembre 2022, è stato un momento significativo nella diffusione delle nuove applicazioni di IA generativa, capace di "produrre testi sintatticamente e semanticamente coerenti". In soli due mesi, il programma ha raggiunto oltre 100 milioni di utenti. Rapidamente, molte altre applicazioni che generano testi (Bing, Bard, YouChat, ecc.), immagini (Dall-E, Midjourney, Leonardo, Jasper, ecc.), audio e video sono state lanciate sul mercato

L'uso crescente di queste applicazioni nel campo educativo sta provocando reazioni entusiaste ma anche confusione. Proibirle o aiutare gli studenti a usarle in modo critico e creativo? Come identificare il possibile plagio e garantire il rigore scientifico dei lavori?
 
Papa Francesco riconosce che i sistemi di intelligenza artificiale possono contribuire al processo di liberazione dall’ignoranza e facilitare lo scambio di informazioni tra popoli e generazioni diverse» (GCS 2024). Tuttavia, il Papa avverte che possono anche «essere strumenti di 'inquinamento cognitivo', di alterazione della realtà» (GCS 2024). Si sta creando un nuovo ambiente culturale che costringe le istituzioni educative a discernere sugli «aspetti sociali ed etici» e sui «metodi di insegnamento e formazione» (GMP 2024, 7). Per affrontare le sfide che presenta, si dovrà «promuovere il pensiero critico», il discernimento e l'uso responsabile «di dati e di contenuti raccolti», in modo da rafforzare il pluralismo e la fraternità universale (GMP 2024, 7).
 

Letteratura abbondante

La letteratura su «IA e educazione» è abbondante. Già nel 2015, il documento delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (SDG4) invitava a mettere l'IA al servizio di un'educazione di qualità[1] e, negli anni successivi, l'UNESCO ha continuato questa riflessione[2]. In particolare, il 23 novembre 2021, l'UNESCO ha adottato una raccomandazione sull'etica dell'IA che, al punto IV.8, si focalizza sull'educazione[3]. Anche la Commissione Europea, nel 2022, ha pubblicato delle linee guida etiche sull'educazione e la formazione degli educatori[4].

In questi e altri documenti si chiede che gli algoritmi dell'IA siano trasparenti affinché si possano verificare i criteri, gli obiettivi e le fonti che utilizzano, riducendo così il rischio di bias selettivi o discriminatori.
 

Alcune sfide per gli studenti

Sicuramente, gli studenti sono stati quelli che hanno accolto con più entusiasmo il lancio dei programmi di IA generativa per l'aiuto che possono offrire nel raccogliere informazioni e nell'elaborare i compiti scolastici[5]. Tuttavia, si teme che questo possa renderli meno motivati all'apprendimento e più tentati al plagio. Se tutto viene loro dato, perché sforzarsi? Questo può portarli a non sviluppare la creatività e il pensiero critico, eludendo le competenze che sono necessarie per l'apprendimento autonomo.
 

Sfide per i docenti

L'IA obbliga a riformulare il ruolo degli insegnanti e potrebbe minacciare i loro posti di lavoro. Alcuni di essi temono che l'IA li renda troppo dipendenti dalla tecnologia. Ciò li costringerebbe a fare grandi sforzi per usarla correttamente e interpretare i suoi risultati. Molti si lamentano di non avere le risorse necessarie per implementarla in classe e si sentono confusi di fronte alla difficoltà che trovano nel rilevare il plagio e nel valutare i compiti scolastici.

Tuttavia, molti altri hanno percepito le grandi possibilità che l'IA offre loro, ad esempio, per automatizzare compiti come la correzione degli esami o l'attenzione personalizzata agli studenti con bisogni speciali. Liberati da alcune mansioni amministrative, gli insegnanti possono concentrarsi sull'interazione con gli studenti, la pianificazione delle lezioni e la valutazione dell'apprendimento. Inoltre, l'IA può identificare rapidamente le difficoltà che ogni studente incontra, aiutando così a guidare il compito educativo in modo personalizzato.

Lo sforzo degli insegnanti deve essere in sinergia con quello della famiglia, per potenziare insieme alcuni valori di tipo relazionale, come l'empatia, la compassione e la fraternità, che possono essere trascurati in un ambiente dominato dalla tecnologia.
 

Un nuovo modo di intendere il compito formativo

La Chiesa chiede un'adeguata integrazione dell'IA nel compito formativo, affrontandone i rischi e potenziandone le possibilità. Più che misure di contenimento, occorrono creatività e responsabilità.

Affinché l'utilizzo dell'IA sia efficace, gli insegnanti devono accompagnare gli studenti lungo tutto il processo di apprendimento e di ricerca. Ad esempio, per evitare la tentazione del plagio, non è sufficiente controllare attentamente i compiti completati; sarebbe meglio accompagnare gli studenti lungo l'intero processo di elaborazione. Nello specifico, l'insegnante potrebbe incoraggiarli a utilizzare l'IA come risorsa iniziale e poi dibattere in classe i risultati ottenuti.

Ci sono molte proposte già pubblicate su come utilizzare l'IA per migliorare la qualità dell'educazione e dell'insegnamento[6]. Il dibattito continua e tutti siamo invitati a parteciparvi.

 
Martín Carbajo-Núñez, ofm
 
 
 
[1] UNESCO, Education for Sustainable Development Goals. Learning objectives, Paris 2017; cf. https://www.un.org/sustainabledevelopment/es/education/ (Accesso: 1.02.2024).
[2] UNESCO, «International Forum on AI and the Futures of Education. Developing Competencies for the AI Era» (7-8.12.2020), in Internet: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000377251 (Accesso: 10.03.2024).
[3] UNESCO, «Recomendación sobre la ética de la inteligencia artificial», in Internet: https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000381137_spa (Accesso: 1.02.2024).
[4] Commissione europea, «Apprendimento digitale e TIC nell'istruzione», in Internet: https://digital-strategy.ec.europa.eu/es/policies/digital-learning (Accesso: 1.02.2024).
[5] Spesso si ignora che ChatGPT non è stata pensata come fonte di conoscenza scientifica, ma come un'applicazione di conversazione («chat») e quindi i risultati che offre devono essere accolti con cautela.
[6] Ejemplos de cómo usar IA en la educación: https://onlinedegrees.sandiego.edu/artificial-intelligence-education/#:-:text=Tutoring%3A%20AI%20systems%20can%20%E2 %80%9Cgauge,abstract%20assessments%20such%20as%20essays.%E2%80%9D (Acceso: 1.02.2024).

Blog Alfonsiana: ("IA y Educación", online);  Italiano (PDF Online-CSSR), English (PDF – Online-CSSR); Español (PDF – Online-CSSR)



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