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«Le cose viste»: tra silenzio e proclamazione Mc 1,1; 9,9 e 16,6-7: tre testi in stretto rapporto

 
 
 
Foto Morales Ríos Jorge H. , «Le cose viste»: tra silenzio e proclamazione Mc 1,1; 9,9 e 16,6-7: tre testi in stretto rapporto, in Antonianum, 82/2 (2007) p. 209-245 .

Sommario: Merita speciale attenzione il rapporto che Mc 9,9 stabilisce fra trasfigurazione e risurrezione, infatti «le cose viste» nel Monte potranno essere proclamate soltanto dopo che il Padre riscatta suo Figlio dal Sepolcro. Si crea così una tensione narrativa tra un necessario e pedagogico silenzio e l’annunzio a «tutte le genti» (13,10) «in tutto il mondo» (14,9). Il passaggio dall’uno all’altro è reso possibile dalla visione del Risorto e della sua precedenza in Galilea (16,6-7). I discepoli diventano così proclamatori della Buona Novella, il cui fondamento s’identifica con 1,2-16,8 e la sua sintesi è 1,1. Questo contributo legge 1,1; 9,9; 16,6-7 non come testi isolati, ma in modo logico-temporale nella linea della storia raccontata e preannunziata che presenta Mc.