Tonna Ivo ,
Recensione: Kenan B. Osborne O.F.M., ŦReconciliatėon and Justiflcationŧ. The Sacrament and its Theology ,
in
Antonianum, 68/1 (1993) p. 126-127
.
Questo validissimo libro è scritto in modo intelligente da un teologo che fino ad alcuni anni fa fu Preside della «Catholic Theological Society of America» e che attualmente è professore ordinario di teologia sistematica alla «Franciscan School of Theology» e alla «Graduate Theological Union». Tale opera intende fornire elementi storici e teologici su cui si fondano la riconciliazione e la giustificazione. E' da considerarsi come manuale eccellente di teologia, atto a stimolare una feconda e interessante discussione. Senza dubbio, costituisce un arricchimento per ogni biblioteca teologica.
Non è da ignorare che, dopo il Vaticano II, il sacramento della riconciliazione ha riscontrato dei successi e delle difficoltà. L'autore sostiene che una delle maggiori ragioni per cui il rinnovamento di questo sacramento si presenta difficile è la costatazione che ad esso manca l'integrazione della teologia della giustificazione. In questo contesto, vengono delineati i problemi fondamentali sulla giustificazione all'interno della teologia biblica paolina, rintracciando gli sviluppi storici, teologici e liturgici, dal sec. I fino ad oggi. In questo modo l'autore intende arricchire la concezione della riconciliazione proponendo profonde riflessioni sulla dimensione cristologica e ecclesiologica del sacramento. Come punto iniziale la trattazione cerca di stabilire la interrelazione che esiste tra la riconciliazione e la giustificazione. Il tema della giustificazione, come appare in modo evidente in tutto il volume, deve essere al centro di ogni teologia del sacramento della riconciliazione. Lo studio della giustificazione costituisce una esigenza fondamentale per la teologia e la prassi del sacramento. L'autore si domanda: In quale maniera tale sacramento, nel suo rito presente, possa celebrare il mistero della giustificazione? Dalla risposta che si dà sotto l'aspetto teologico e pastorale dipende la fruttuosità della riconciliazione nella sua forma rinnovata. La riconciliazione non è il riacquisto del paradiso personale perduto per causa del peccato. Per mezzo della riconciliazione i peccatori si ricolmano piuttosto d'una sovrabbondanza dell'amore di Dio che perdona e santifica. Il sacramento della penitenza è una celebrazione della giustificazione: una giustificazione che è anche una salvezza, una deificazione. Il fondamento che giustifica questo modo di dire queste cose e dirle in modo così critico è questo: il sacramento reale della riconciliazione è Gesù nella sua umanità.
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