Aracic Dinko ,
Recensione: Anna Pignataro, Emilia Pasqualina Addatis (1845-1900), Fondatrice delle Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera (SA), Storia e spiritualità ,
in
Antonianum, 65/1 (1990) p. 111-112
.
Gli agiografi di una volta presentavano i loro personaggi trasferendoli ben presto nel mondo meravigiloso delle esperienze mistiche e dei fenomenti estatici, privandoli così di qualsiasi sviluppo psicologico e maturazione personale.
La ricerca di Sr. Agnese (Anna) Pignataro prende un'altra direzione e affronta la figura di E. P. Addatis nel contesto socio-religioso della Napoli dell'Ottocento, « demitizzandola » coraggiosamente. Preoccupazione costante dell'A. è ambientare la Fondatrice nella mentalità del tempo e nella spiritualità dell'epoca. Fonte principale per la ricostruzione della storia e della spiritualità della Addatis è il « suo » Diario, manoscritto voluminoso (più di 800 pp.) in cui si intrecciano e sovrappongono tre diversi interventi redazionali. Vengono presi in considerazione anche altri scritti editi e inediti, lettere personali e circolari, materiale di archivio, il tutto sottoposto ad una valutazione storico-critica.
La ricerca è divisa in due parti e ciascuna consta di tre capitoli. La prima parte offre l'ambientazione socio-religiosa della vita e dell'opera della Addatis e il contesto sociale ed ecclesiale dell'Ottocento napoletano. La seconda parte riguarda la fondazione dell'Istituto per l'assistenza delle orfanelle della prima infanzia, scelta dovuta al fatto che la stessa Fondatrice era rimasta orfana a soli quattro anni. Ciò influì notevolmente sull'indirizzo della sua opera e determinò la sua spiritualità che tra diverse correnti, compresa quella rigorista dei « frati alcantarini », preferì quella dei serviti ai quali poi aggregò il suo Istituto, ispirato al mistero della sofferenza, denominato della Vergine dei Dolori.
Uno stile critico, una presentazione serena e storicamente attendibile, insieme alle tavole cronologiche, alle appendici e agli indici, impreziosiscono il volume. Ne scaturisce semplice e genuina la figura della Addatis, il cui carisma continua a vivere nelle opere caritative e assistenziali svolte dalle sue figlie in un clima dove il ricordo della Vergine Addolorata le rende partecipi dell'umanità sofferente in cammino verso la Pasqua del Signore.
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