Nobile Marco ,
Recensione: Diego Arenhoevel, Genesi. Preistoria, memoria dei patriarchi e storia di Giuseppe; Rudolf Schmid, Esodo-Levitico-Numeri. Dio cammina con il suo popolo; Georg Braulik, Deuteronomio. Il testamento di Mosè ,
in
Antonianum, 62/4 (1987) p. 467-468
.
Questi tre agili e preziosi libretti, tradotti dall'originale tedesco della Verlag Katholisches Bibelwerk di Stuttgart, mostrano a quale grado di maturità siano giunti gli studi esegetici condotti secondo la metodologia storico-critica. Essi sono un'opera di divulgazione, ma proprio per questo (il genere letterario della seria divulgazione non è di facile applicazione) si ammira la padronanza dei risultati di un'immane ricerca esegetica plu-ridecennale. Le tempeste vi vengono acquietate e solo l'occhio esperto riesce a scorgere tutte le tracce a volte quasi impercettibili, di un lunghissimo lavoro critico.
Il tutto viene presentato in modo piano, senza gravi scosse, così che l'operatore pastorale, lo studente o qualsiasi persona desiderosa di accostarsi per la prima volta in modo serio alla Bibbia, vengano condotti a percorrere tutto il pentateuco, fino a possederne le linee di fondo.
Data l'indole dell'opera, non è il caso di discutere questioni di dettaglio. Essa vuol essere una sintesi rapida e funzionale di guel grande blocco di testi che è la Torah. Ci limitiamo perciò a lumeggiarne la struttura.
Il primo volume è il più ampio e tratta del Genesi. Arenhoevel è un maestro della traduzione concettuale e pastorale dei difficili contenuti del libro più ricco di tutta la Bibbia. La trattazione è divisa in tre parti (1,1-11,9; 11,10-36,43; 37-50), ciascuna preceduta da una breve introduzione che offre la chiave di lettura dei racconti.
Il commento è chiaro ed essenziale.
Il secondo volumetto abbraccia l'Esodo, il Levitico e i Numeri. Occorre maestria per sintetizzare in modo gradevole libri così complessi e in parte ostici. Lo Schmid vi riesce, dando, com'era da prevedersi, un più ampio spazio all'Esodo (più della metà delle pagine) e tratteggiando poi rapidamente le linee letterarie e teologiche degli altri due libri.
Il Braulik, noto esegeta, non è da meno nella presentazione del Deuteronomio nel terzo libretto. Le esigenze critiche di fondo e in particolare la teologia complessa e ricca di tale libro, « cuore dell'AT », vengono soddisfatte a sufficienza.
I pastori e i cristiani impegnati non potranno lamentarsi di mancare di tempo e di disponibilità per le astruserie esegetiche.
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