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Revista Antonianum
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Foto Matanic A.G. , Recensione: AA.VV., Mistica e misticismo oggi. Settimana di studio di Luca 8-13 settembre 1978, in Antonianum, 55/1-2 (1980) p. 304-306 .

I mezzi di comunicazione sociale avevano reso molto nota ed attuale la settimana di studio, che è stata celebrata a Luca dall'8 al 13 settem­bre 1978, in occasione del primo centenario della nascita di santa Gemma Galgani. Il volume che presentiamo contiene gli « atti » di quella settimana, distinti in « relazioni introduttive », che sono 16, ed in « comunicazioni », che sono 54. Queste ultime venivano fatte e distinte secondo alcuni semi­nari pomeridiani: antropologia, spiritualità, teologia e pastorale, e, da ultimo, « seminario di Gemma Galgani » (cf. ivi, pp. 9-12). Il volume, bello e ricco, si chiude con le conclusioni della settimana (pp. 779-780, due pagine da leggersi veramente), note di cronaca (pp. 781-782), indice alfa­betico dei partecipanti con relazioni e comunicazioni (pp. 783-4), indice alfabetico dei nomi (pp. 785-793).

Ci si permetta fare due citazioni, rispettivamente sullo scopo e sui frutti immediati della settimana: « Offrire uno spazio per l'espressione, la verifica, la ricerca, forse anche un ritrovato interesse per la mistica oggi: questo in conclusione lo scopo della Settimana lucchese » (p. 8); (il convegno) « ha dimostrato l'esistenza nel mondo d'oggi d'una ripresa d'interesse per la religiosità e il misticismo e riteniamo che si debba fare il possibile perché nella Chiesa si presti maggiore attenzione all'aspetto esperienziale del rapporto con Dio, apprezzando e promuovendo ciò che il Signore suscita in questo campo e giungendo a discernere, indirizzare e se necessario correggere gl'impulsi spontanei verso la religiosità e la preghiera » (p. 779).

Il volume in parola ci si presenta ben consistente soprattutto sotto l'aspetto contenutistico, per i suoi vari temi, di natura teologica e storica, speculativa e pratica, filosofica e sperimentale, ora rivolta al passato ed ora al presente. Vi emergono certezze e problemi sull'argomento, data la sua vastità e profondità nello stesso tempo. E' un argomento, come si sa, pieno di paradossi antinomici (vi si parla di straordinario e quotidiano, silenzio e città, ritiro e lavoro nel mondo, tendenza all'edonismo ed esigenza di mortificazione, aspirazione alla mistica e nostalgia), per cui si presta pure a stimolanti discussioni. Certo non vi troviamo una tratta­zione organica della materia, ma, tutto sommato, questo volume ne resterà un solido punto di riferimento.

Leggendo le rispettive pagine ci siamo accorti anche della necessità di maggior chiarezza in alcuni punti, che ci permettiamo proporre ai nostri lettori:

a) A nostro parere il concetto stesso di mistica e di misticismo sarebbe dovuto essere più sicuro ed univoco; molti autori del volume sentono la rispettiva labilità e cercano di spiegarsi e, possibilmente, dare qualche definizione formale (cf. pp. 28-29, 173, 213ss., 225ss., 234ss.).

b) Se si accetta, come ormai avviene generalmente, la distinzione tra la vita cristiana e la mistica nel senso riduttivo del termine, allora bisogna tenerne conto con coerenza. Altrimenti potrebbe accedere come è il caso del prof. Lazzati: egli si propose di parlare di « esperienza mi­stica » e finì col parlare di « vita cristiana e promozione umana ».

c) E' necessario distinguere maggiormente la mistica vissuta nel senso di esperienza dimostrata e la mistica solamente progettata e messa sulla carta; in questi nostri tempi si parla e si scrive molto di « progetti di vita » (spirituale o... mistica), molto.

 d) La realizzazione della vita mistica è possibile per varie vie e con vari mezzi, e perciò in diversi stati di vita, professioni, ecc. Tuttavia bisogna anche dire che non tutte le vie né tutti i mezzi rendono la vita mistica realizzabile con la stessa facilità, altrimenti potrebbero nascere, e difatti nascono, vari equivoci: apostolato e preghiera, vita ritirata e vita nel mondo, preghiera contemplativa solitaria e preghiera orale comu­nitaria, sono tutti mezzi e vie per arrivare alla mistica, ma non sono tutti o tutte uguali.
 
e) Bisogna rilevare più e meglio il rapporto esperienza-conoscenza, con i rispettivi gradi, rapporto che ha somma importanza per il progresso della spiritualità intesa come « scienza della vita spirituale ».

Per terminare ci piace rilevare che tra i santi e beati (o sante e beate), mistici sperimentati ed ivi maggiormente citati, si trova il nostro Fran­cesco d'Assisi. Invece, dei nomi mancanti nell'indice c'è anche quello di Maria Santissima, modello delle anime mistiche.


 
 
 
 
 
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