Battaglia Vincenzo ,
Facoltà di Teologia Studium Biblicum Franciscanum. Giornata di studio. Le due sinagoghe di origine: Il giudaismo e il cristianesimo del I secolo a confronto. Aspetti storico-teologici e archeologici,
in
Antonianum, 76/2 (2001) p. 387-389
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Mercoledì 29 novembre 2000 si è svolta nell’ Aula Magna del Pontificio Ateneo Antonianum una Giornata di Studio sul tema: «Le due sinagoghe di origine. Il giudaismo e il cristianesimo del I secolo a confronto. Aspetti storico-teologici e archeologici», organizzata dalla Facoltà di Teologia in collaborazione con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, che è la sezione parallela della medesima Facoltà.
Tra i tanti graditi ospiti, erano presenti il Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, Sua Eminenza il Cardinale Zenon Grocholewski, il quale ha presieduto i lavori della mattina, e il Rev.mo P. Giacomo Bini, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori e Gran Cancelliere dell’Ateneo.
La Giornata di Studio, che è stata guidata dal Decano della Facoltà di Teologia, P. Fernando Uribe, si è aperta con il saluto rivolto ai presenti dal Rettore Magnifico, P. Marco Nobile. Subito dopo ha preso la parola Sua Eminenza il Cardinale Zenon Grocholewski, il quale ha tenuto la relazione introduttiva. Nel mettere in luce l’importanza e le finalità dell’evento accademico, inserito nel contesto assai significativo del Grande Giubileo dell’anno 2000, ne ha sottolineato gli interessanti risvolti inerenti al dialogo tra ebrei e cristiani, che ha molto da guadagnare da un’attenta rivisitazione della storia del I secolo, ancora non del tutto esplorata.
Il programma della mattinata prevedeva due relazioni, tenute da due professori dello Studium Biblicum Franciscanum. Ha iniziato il prof. Giovanni Bissoli, il quale ha trattato l’argomento: «La Bibbia in aramaico. Verso una mutua definizione di giudaismo e cristianesimo». Il relatore ha descritto alcuni aspetti e momenti salienti del rapporto tra Sinagoga e Chiesa nei primi tre secoli, soffermandosi, tra l’altro, sull’uso liturgico-sinagogale dei testi biblici in lingua aramaica, e, in particolare, sull’utilizzo del Targum nel Nuovo Testamento. Subito dopo è intervenuto il prof. Michele Piccirillo, il quale ha illustrato, con l’aiuto di diapositive, i risultati più notevoli delle scoperte archeologiche degli ultimi 50 anni in Giordania e in Palestina. Il noto archeologo ha così offerto la possibilità di ammirare diversi mosaici appartenenti alle numerose chiese e sinagoghe esistenti nel periodo bizantino, che va dal IV all’VIII secolo, come, per esempio, il mosaico ritrovato nella chiesa di Madaba dedicata alla Vergine Maria. Tramite il confronto tra l’arte cristiana e l’arte ebraica, ha fatto notare i reciproci influssi con esempi tratti da una ricca documentazione iconografica. In conclusione ha precisato che gli edifici sacri delle due comunità non subirono una fine drammatica, ma furono semplicemente abbandonati verso il nono secolo, per un fenomeno di spopolamento della regione, dovuto allo spostamento del Califfato a Bagdad, un fatto che causò l’impoverimento generale della regione.
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio sotto la presidenza del prof. Frédéric Manns, Pro-Decano dello Studium Biblicum Franciscanum, il quale ha concluso il suo indirizzo di saluto invocando il dono della pace per la Terra Santa. La prima delle tre relazioni in programma è stata tenuta dal prof. Eugenio Alliata, dello Studium Biblicum Franciscanum, il quale ha parlato sul tema: «Le antiche sinagoghe di Palestina. L’edificio e la sua funzione secondo l’archeologia». Dopo aver descritto le molteplici funzioni svolte da questi luoghi, che andavano dalla preghiera e dallo studio della Legge, fino all’ospitalità per i poveri e i viaggiatori e alla residenza per gli officiali della comunità, il relatore ha commentato le diapositive raffiguranti i resti di tre tipi di edifici sinagogali ritrovati durante gli scavi archeologici, che hanno riportato alla luce circa 120 sinagoghe e 400 chiese.
È stata poi la volta del prof. Frédéric Manns, il quale ha fatto una trattazione dettagliata dei problemi di metodologia riguardanti il rapporto tra liturgia sinagogale e liturgia cristiana, circoscrivendo lo spazio cronologico ai primi secoli. Le questioni affrontate sono state molteplici: i contatti tra Qumram e il Nuovo Testamento, le lingue usate per la preghiera: ebraico e greco, le fonti documentarie attualmente disponibili, e poi i contatti e le differenze tra le due liturgie, di cui ha fornito vari esempi molto indicativi. Dall’insieme è emerso un quadro di rapporti non semplice da definire, ma è anche risultato chiaro che la liturgia cristiana affonda le sue radici nel giudaismo. Infine, il Rettore Magnifico, prof. Marco Nobile, ha trattato il tema «Sinagoga e movimenti giudaici», facendo il punto sugli studi riguardanti il giudaismo della transizione, quando il cristianesimo, agli inizi, era ancora un movimento all’interno del giudaismo, che prima venne accettato e poi rifiutato. Attraverso una ricognizione panoramica, ha rivisitato alcune realtà e alcuni aspetti importanti del giudaismo: dal Tempio all’istituzione sinagogale nata durante l’epoca dell’esilio babilonese; dalle funzioni della sinagoga al fenomeno dei movimenti e dei partiti al tempo di Gesù.
Al termine delle relazioni tenute sia durante la mattinata che durante il pomeriggio è stato riservato uno spazio di tempo per le domande e la discussione, che hanno consentito ai relatori di approfondire e allargare la riflessione su alcuni temi specifici. La Giornata di Studio è stata chiusa dal Decano della Facoltà di Teologia, il quale ha ringraziato sentitamente i relatori, tutti coloro che hanno partecipato e quanti hanno collaborato attivamente per la buona riuscita dell’iniziativa.
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