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Inaugurazione dell'Anno Accademico 1988-1989: Relazione del Rettore sul Pontificio Ateneo « Antonianum»

 
 
 
Foto Conti Martino , Inaugurazione dell'Anno Accademico 1988-1989: Relazione del Rettore sul Pontificio Ateneo « Antonianum», in Antonianum, 63/4 (1988) p. 430-450 .

Eminenza Reverendissima, Card. Ferdinando Antonelli;

Rev.mo P. Ministro Generale e Gran Cancelliere, P. John Vaughn;

M. Rev. P. Vicario Generale e Vice-Gran Cancelliere, P. Romain Mailleux;

MM. RR. PP. Definitori Generali;

Rev.mo Mons. Giovanni Papa, Relatore Generale della Congrega­zione per le Cause dei Santi, nonché Relatore per la causa di beati­ficazione di Giovanni Duns Scoto;

Rev. P. Guardiano, P. Gonzalo Dieguez;

Rev. P. Rettore degli  Studenti,  P.  Antonio  Bau;

Professori, Studenti, Officiali, Personale Ausiliario del PAA;

Rev. P. Presidente e Soci della Commissione Scotista;

Quanti altri, fratelli e sorelle, sono qui riuniti per la circostanza.

A tutti « Grazia, misericordia e pace (...) da parte di Dio Padre e da parte di Gesù Cristo..., nella verità e nell'amore » (2 Gv 3).

Nell'inaugurare il nuovo anno accademico — cinquantacinque-simo della erezione canonica dell'« Antonianum » (17 maggio 1933) e cinquantesimo del suo riconoscimento come Ateneo « Pontificio » (14 giugno 1938) —, mi è gradito iniziare questa relazione sull'Ateneo « An­tonianum » col ricordo di alcuni eventi riguardanti la Chiesa, l'Or­dine e l'Ateneo:

  • la celebrazione e la chiusura del giubileo mariano indetto da Giovanni Paolo II;
  • il Consiglio Plenario dell'Ordine, che ha avuto luogo a Ban-galore in India nel mese di maggio;
  • il Convegno di studio sulla « Redemptoris Mater », organizzato dalla Pontifìcia Accademia Mariana Internazionale col patrocinio del Comitato per l'Anno Mariano, tenuto nei giorni 23-25 maggio nella rinnovata Aula Magna dell'Ateneo « Maria Asrunta »;
  • la mia visita allo Studio Biblico di Gerusalemme dal 29 set­tembre al 6 ottobre, che ha coinciso con l'inaugurazione dell'Anno Accademico (5 ottobre);
  • il rinnovo dei Superiori del Collegio S  Antonio;
  • la visita al Pontificio Ateneo « Antonianum » da parte dei Mi­nistri Provinciali della Conferenza di lingua inglese, convenuti a Roma per la beatificazione  di Juniperus  Serra;
  • il molto lavoro svolto dal P. Generale, dal suo Definitorio e dalla Segreteria Generale per la Formazione e gli Studi, per dare pratica attuazione alle decisione e alle indicazioni del Consiglio Ple­nario dell'Ordine circa il proseguimento del rinnovamento del PAA, la sua qualificazione nell'ambito delle Università Pontifice Romane e il potenziamento del corpo  docente.

Per quanto concerne l'« Antonianum », mi soffermo su alcuni fatti salienti, riguardanti l'Ateneo, le Facoltà, i Professori, la loro attività scientifica e didattica, gli Studenti, i gradi accademici, gli uffici del PAA (Segreteria, Ufficio Editoriale, Economato), la Biblio­teca e la Sede Accademica.

I - Attività delle facoltà

Il rinnovo delle strutture, dei programmi e dei contenuti dei corsi, iniziato nell'anno accademico 1986-87, è proseguito con im­pegno nell'anno accademico 1987-88, come si può costatare da un esame, anche  solo   sommario,   dell'« Annuario ».

In questa prospettiva hanno lavorato intensamente e di comune accordo le autorità accademiche personali e collegiali, in particolare il Consiglio del Rettore nelle sue riunioni mensili, il Senato Acca­demico nelle riunioni ordinarie di dicembre, marzo e maggio, i Consigli di Facoltà.

Trattando della Facoltà di Teologia distinguo la sede romana dalla sede gerosolimitana.

1.1 Sede romana

Nel primo ciclo della Facoltà è stato perfezionato il programma triennale teologico. E' entrato in vigore il primo anno fisso e si è provveduto ad armonizzare l'orario dei corsi sulla base della pro­grammazione ciclica del II e del III anno.

A livello di docenza ci si è orientati decisamente verso il recu­pero delle « cattedre ». I docenti delle singole discipline: Scrittura, Dommatica e Morale, si sono riuniti per ridistribuire il loro impegno sulla base delle specifiche competenze. Questa scelta ha già incomin­ciato a incidere sulla qualità della docenza

Nel secondo e nel terzo ciclo, nonostante il sussistere della figura dei Presidi e dei Moderatori, più incisiva è stata la presenza del Decano nella conduzione della Facoltà. Si tratta di una indica­zione della Commissione Internazionale del PAA (gennaio 1986; ot­tobre 1987), che il Definitorio Generale ha fatto propria.

Aderendo alle indicazioni della stessa Commissione Internazio­nale e alle decisioni del Definitorio Generale, la Facoltà di Teologia nella riunione del 30 gennaio ha deciso di reintrodurre la scolarità a livello di III ciclo per un totale di 8 crediti equamente ripartiti nei  due  semestri:   un  corso  e un  seminario  per  semestre.

In linea con la scelta di fondo della Facoltà, la specializzazione dommatica nell'anno accademico 1987-88 ha offerto agli studenti un'approfondita visione del mistero della Chi' sa, costituita da Cristo per una comunione di vita e di carità nello Spirito Santo e come organismo sacramentale e sociale, gerarchicamente strutturata. Que­sto programma di alta specializzazione, realizzato attraverso corsi e seminari monografici, ha consentito agli studenti di approfondire alcune tematiche riguardanti la natura e la missione della Chiesa nella prospettiva biblica, patristica, storica, liturgica, del magistero e della tradizione della Scuola Francescana, e offerto agli stessi una chiave di lettura delle problematiche in atto tra le diverse scuole o correnti del pensiero teologico contemporaneo.

La specializzazione in Teologia dell'evangelizzazione, ritenuta ne­cessaria alla Facoltà di Teologia, è ancora in attesa di una program­mazione che risponda alle necessità della Chiesa e alla missione del­l'Ordine. Avevo sperato di giungere ad una qiialche conclusione entro la fine dell'anno accademico 1987-88, ma la partecipazione al Consiglio Plenario dell'Ordine e la partenza ai primi di giugno del P. Kenan Osborne, al quale mi ero rivolto per un aiuto, hanno reso vano ogni mio proposito.

In questo momento ho in mano una « bozza » di programma con una duplice finalità:   1)  preparazione adeguata dei missionari,

con corsi intensivi su tematiche specifiche, di diversa durata; 2) preparazione accademica degli studenti in vista della specializzazione nell'ambito della Facoltà di Teologia, attraverso corsi e seminari monagrafìci. Spero quanto prima di fare esaminare la « bozza », di presentarla al P. Generale e al suo Definitorio e, con il loro con­senso, di valutarne realisticamente le possibilità di attuazione.

L'IFS ha messo in atto la richiesta di separare i corsi ai gradi dai corsi al diploma; contemporaneamente ha realizzato una pro­grammazione biennale sia per i corsi ai gradi (Licenza e Dottorato) che per il corso al diploma. Ciò ha comportato per tutti un impegno maggiore nella docenza. I corsi e i seminari dell'IFS si muovono su due linee: quella della spiritualità generale e quella specifica della spiritualità francescana.

1.2 Sede gerosolimitana

Lo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme, in quanto Fa­coltà di Teologia Biblica del PAA, comprende tre cicli: I ciclo al Baccalaureato, II ciclo alla Licenza, III ciclo al Dottorato; organizza anche corsi per il diploma in scienze biblico-orientali e di fromazione biblica, e corsi intensivi per guide.

Il corso istituzionale comprende sei anni, incluso l'anno pastorale. Il biennio filosofico ha la sua sede a Betlemme; il quadriennio teo­logico, nel convento di San Salvatore a Gerusalemme. Questa diversa dislocazione del biennio filosofico dal quadriennio teologico postula la presenza di un Moderatore a Gerusalemme e di un Vice-Mode­ratore a Betlemme. Il problema dovrà essere affrontato a livello di Statuti particolari.

I cicli di specializzazione in teologia biblica (Licenza e Dotto­rato), con sede nel convento della Flagellazione (Gerusalemme), offrono di fatto una buona preparazione nella conoscenza della pa­rola di Dio sotto ì'aspetto esegetico, teologico, linguistico ed am­bientale.

Lo studio dispone di una buona biblioteca, attrezzata e funzio­nale. E' in atto la ristrutturazione di alcuni ambienti attigui alla Bi­blioteca, destinati a diventare aule scolastiche. Queste saranno di fatto separate dal resto della casa dove risiedono i Professori e gli Studenti.

2.   Facoltà di diritto Canonico

Dal punto di vista strutturale e programmatico, la Facoltà di Diritto Canonico non ha subito variazioni. Come tutte le Facoltà di Diritto coltiva e promuove le discipline canonistiche della Chiesa alla luce della legge evangelica. Nel quadro delle Facoltà di Diritto Canonico esistenti in Roma, quella dell'« Antonianum » si qualifica per il riferimento alla vita consacrata, al diritto francescano, espresso nella legislazione  dei vari  Istituti,  e  ai  diritti  dell'uomo.

Per la realizzazione di questo programma, assai impegnativo, la Facoltà è alla ricerca di nuovi professori a tempo pieno, che siano qualificati   nell'ambito   della   docenza.

3.   Facoltà di Filosofia

La Facoltà di Filosofia ha proseguito nel suo lavoro di rinnova­mento: lavoro che è iniziato nell'anno accademico 1986-87. La pro­grammazione è stata fatta sulla base dei seguenti criteri: 1) forma­zione e specializzazione sistematica e profonda della filosofia; 2) esposizione completa del pensiero francescano; 3) preparazione degli studenti al dialogo tra religione e cultura contemporanea.

La separazione del biennio filosofico dal triennio teologico ha permesso una programmazione filosofica più completa e più pro­fonda; la distinzione nella docenza tra primo e secondo anno di varie discipline, ha consentito un più facile adattamento degli studenti alla dinamica accademica e una graduale assimilazione del pensiero filosofico.

Nella sua programmazione del secondo e del terzo ciclo della Facoltà, un notevole spazio è stato riservato al pensiero contempo­raneo. Nel mese di aprile la Facoltà di Filosofia ha organizzato due corsi interdisciplinari, uno sui « Modelli culturali attuali », tenuto dal Prof. Jorge Usacatascu dell'Università di Madrid; l'altro su « L'idea­le della nuova umanità in J. Maritain », tenuto dal Prof. Emerito, P. Eliodoro Mariani.

Nell'anno accademico 1987-88 la specializzazione psico-pedagogica ha di fatto concluso i suoi corsi. Con il nuovo anno accademico termina ogni attività didattica. Resta solo quella di assistenza agli studenti che hanno maturato il diritto di concludere la Tesi dotto­rale o di Licenza

4. Istituto Superiore di Scienze Religiose

Dal punto di vista accademico, l'ISSR è ben qualificato. La Con­gregazione per l'Educazione Cattolica, non solo ha eretto canonica­mente l'Istituto (Lettera del 31-7-1986, Prot. n. 586/82/30), ma ha espresso pure parere favorevole sulla relazione triennale (Lettera del 5-2-1988, Prot. n. 77/88/2), che il Consiglio di Facoltà di Teologia aveva approvato nella riunione dell'8-10-1987, e che il Gran Cancel­liere aveva inoltrato in Congregazione con Lettera del 28-12-1987, Prot. n. 071529.

Sul piano strutturale e programmatico, l'ISSR funziona regolar­mente sia per il primo biennio che per il secondo biennio. Nel secondo biennio c'è da notare che sono attivate tutte e tre le carat­terizzazioni: la didattica, la catechetico-ministeriale e la spirituale-francescana.

Risolto il problema della professoressa di Filosofìa con l'assun­zione di Sr. Elena Marchitielli, nel mese di dicembre, in seguito alla scomparsa di Don Roberto Guerra, si è creato un vuoto nell'ambito della catechetica. Superate alcune difficoltà, al suo posto abbiamo invitato la Prof.sa M. Maddalena Santoro, Dottore in Pedagogia (Ro­ma) e in Scienze dell'Educazione (Auxilium). Questo cambio ci ha costretto ad una riorganizzazione del programma biennale di cate­chetica e a una revisione dello stesso corpo docente. In futuro la catechetica sarà divisa tra Mario Presciuttini e M. Maddalena Santoro.

5. Scuola Superiore di Studi Medievali  e Francescani

Nella relazione dello scorso anno ho rimarcato il fatto che era in progettazione una « nuova » Scuola di Studi Medievali e Fran­cescani, e che questa Scuola avrebbe dovuto caratterizzare il PAA e rispondere ad una duplice esigenza: riesplorare il prezioso patri­monio teologico-filosofìco del medioevo, al quale i francescani hanno dato un considerevole contributo, e attivare, nel panorama delle Università e Atenei Pontifici di Roma, un centro che sia la legit­tima prosecuzione dell'Istituto « Augustinianum », per colmare il vuoto che  separa  dalla  cultura  moderna.

Questo compito è stato affidato dal Definitorio Generale al P. L. Landini, il quale, dopo aver ascoltato le autorità accademiche, nei giorni 2-14 dicembre 1987 ha preparato una prima « bozza » di detta Scuola rinnovata.

A fine anno accademico il P. L. Landini è stato chiamato a Roma con il compito di elaborare, in stretto rapporto con le au­torità accademiche — in particolare con i Decani e i consigli di Facoltà —, un programma della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani. Il nuovo programma dovrebbe essere pronto entro il mese di febbraio, perché si possa iniziare l'attività a partire dal nuovo anno accademico. Conforme ai criteri e al calendario di lavoro, concordati, nel Consiglio del Rettore del 20 ottobre u.s., il P. Lan­dini si è messo al lavoro. La « nuova » Scuola dovrebbe muoversi in due direzioni: 1) prestare un qualificato servizio alle Facoltà di Teologia, Diritto e Filosofia; 2) avere una programmazione pro­pria per studenti post-graduati.

6.  Scuola Superiore  di Teologia della Croce

Per quanto riguarda la Scuola Superiore di Teologia della Croce, siamo ancora in una fase interlocutoria. Messa da parte l'idea di un Istituto in Teologia della Croce, i Padri Passionisti si sono orien­tati verso una specializzazione in Teologia della Croce, da attuarsi in connessione con la specializzazione dommatica, la quale offre agli studenti un'approfondita visione teologica de! mistero di Cristo ope­rante nella Chiesa e nel mondo. A questo scopo e in questo senso hanno rivolto formale domanda al Ministro Generale e Gran Can­celliere del PAA. La realizzazione di questo progetto dovrà essere perfezionata mediante apposita « convenzione ».

II - Professori

Per quanto riguarda i Professori, questo l'orientamento del go­verno generale dell'Ordine: qualificazione, anche attraverso espe­rienze in altre università, e tempo pieno. Il ridimensionamento del numero dei Professori ha comportato di fatto da parte di tutti un impegno maggiore sul piano della docenza e dell'assistenza agli studenti. Hanno usufruito di una esperienza universitaria: Battaglia (Parigi) e Van-Si  (Lovanio).

1. Impegno  accademico dei Professori

Nell'Anno Accademico 1987-1988 hanno insegnato nella Facoltà di Teologia (sede romana) 25 Professori, dei quali 15 a tempo pieno e 10 a tempo parziale, perché impegnati nelle Congregazioni romane (n. 2: Betti, Garuti) o in altre attività (n. 6: Aracic, Cardaropoli, Concetti, Hechich, Saco, Sousa), o perché non ancora pienamente inseriti nella Facoltà (n. 2 Assistenti:   Cacciotti, La Neve).

Nell'IFS hanno insegnato 21 Professori ("come propri). A questi se ne devono aggiungere altri quattro: 2 della Facoltà di Teologia (Del Zotto, Valtorta) e 2 della Facoltà di Filosofia (Giordani, Mer-catali).

Nella Facoltà di Diritto Canonico hanno insegnato 6 Professori: 3 a tempo pieno (Boni, Papez, Stamm), 2 a tempo parziale, perché impegnati nelle Congregazioni romane (Brogi, Maroncelli), 1 invitato per un semestre  (Blazevic).

Nella Facoltà di Filosofia hanno insegnato 10 Professori: 4 a tempo pieno (Merino, Mercatali, Tonna e Giordani, il quale ha usufruito di un semestre sabatico, trascorso in Columbia), 1 a tempo parziale (Zavalloni) e 4 invitati con impegno semestrale (Di Ste­fano, Garvey, Manzano, Ripanti).

Nell'ISSR, oltre ai Professori della Facoltà di Teologia e di Filosofia, hanno insegnato 8 Professori (come propri): Guerra, so­stituito da Santoro, Nera, Battista, Pistoia, Marchitielli, Arrighini, Fi-namore Testa.

Vari Professori dell'Ateneo, oltre che aìi'« Antonianum », hanno insegnato anche in altre Università: Gregoriana (Ravarotto), Latera-nense (Boni, Cardaropoli, Giordani, Stamm), Urbaniana (Mercatali, Sousa, Testa), Istituto Orientale (Brogi), Università Statale (Zaval­loni), S. Bonaventura in Bogotà  (Columbia)   (Giordani).

2. Nuovi Professori e Professori invitati

Nell'Anno Accademico 1987-88 hanno insegnato come nuovi Pro­fessori o come Professori invitati le seguenti persone:

  • nella Facoltà di Teologia:   Osborne, Kapitanovic;
  • nell'IFS:  Bargiel, Carney, Susin, Tomkiel;
  • nella Facoltà  di  Diritto   Canonico:   Blazevic;
  • nella Facoltà di Filosofia: Di Stefano, Garvey, Leonardo, Ri­panti;
  • nell'ISSR: Marchitielli, Santoro.

Alcuni di questi Professori, come Osborne, Blazevic, Garvey, Car­ney non insegneranno in questo nuovo anno accodemico. A tutti il nostro grazie sincero per la loro collaborazione. A Sr. Carney, che è stata eletta Superiora Generale, i nostri migliori auguri. Per Don Roberto Guerra, che il Signore ha chiamato a sé, il nostro grato ricordo e la nostra preghiera. Il nostro vivo ringraziamento anche a Sr. Silvana Panza e a Sr. Giuseppina Battista.

3.   Promozioni

Nell'Anno Accademico 1987-88 sono stati promossi Professori Or­dinari: P. Mercatali per la Facoltà di Filosofia (Decreto del 28 di­cembre 1987, Prot. n. 071493), P. Pesce per la Facoltà di Teologia sede romana (Decreto del 9 settembre 1988, Prot. n. 072407), P. Ni-cacci per la Facoltà di Teologia Biblica di Gerusalemme (Decreto del 9 settembre 1988, Prot. n. 072408); è stato promosso Professore Straordinario P. Buscemi per la Facoltà di Teologia Biblica di Ge­rusalemme (Decreto del 9 settembre 1988, Prot. n. 072406).

Il Gran Cancelliere, con Decreto del 29 aprile 1988 (Prot. n. 072020), ha dichiarato Professore « Emerito » il P. Virgilio Corbo (Gerusalemme).

All'interno delle Congregazioni romane si hanno avute alcune nomine e promozioni: P. Betti è stato nominato Consultore per la Congregazione dei Vescovi (Decreto del 28 luglio 1988) e per il 5° quinquennio consecutivo Consultore della Congregazione per la Dot­trina della Fede (Decreto del 12 ottobre 1988). P. Garuti è stato pro­mosso Capufficio della sezione dottrinale nella Congregazione per la Dottrina della Fede; P. Maroncelli, 1 Addetto di Segreteria di I Grado nella Congregazione del Clero.

P. Atanasio Matanic è stato insignito della Croce « Pro Eccle­sia  et  Pontifice »  in  data  20  aprile   1988.

4.   Attività presso la Santa Sede

Alcuni Professori dell'Ateneo prestano la loro opera qualificata di servizio e consulenza nei Dicasteri della Santa Sede: Segreteria di Stato: 1 Consultore (Betti); Congregazione per la Dottrina della Fede: 2 Consultori (Betti, Rézette), e 1 Capufficio per la sezione dottrinale (Garuti); Congregazione per i Vescovi: 1 Consultore (Bet­ti); Congregazione per le Chiese Orientali: 1 Capufficio e ammini­stratore (Brogi); Congregazione per i Sacramenti:   Commissione spe

ciale per le cause della Sacra Ordinazione 1987: 1 Commissario depu­tato (Zavalloni); Congregazione per il Clero: 1 Addetto di Segre­teria di I Grado (Maroncelli); Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari: 1 Consultore (Del Zotto); Congregazione per i Sa­cramenti: 1 Consultore (O' Connell); Congregazione per le cause dei Santi: 2 Consultori (Zavalloni e Matanic); Congregazione per l'Edu­cazione Cattolica: 1 Consultore (Zavalloni); Supremo Tribunale della Signatura Apostolica: Difensore del vincolo (0' Connell); Pontificia Commissione per l'interpretazione del Codice: 2 Consultori (Boni, Sousa); Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Di­ritto Orientale: 1 Consultore (Brogi); Osservatore Romano: 1 Redat­tore (Concetti).

Ili - Attività dei professori

Notevole è stato l'impegno dei Professori nella docenza e nella ricerca. Oltre all'insegnamento e all'assistenza degli Studenti nella redazione degli elaborati scritti per l'esame di Baccalaureato e delle tesi di Licenza, Dottorato, Magistero in Scienze Religiose, o nelle varie esercitazioni, i Professori si sono distinti anche nella ricerca scientifica.

Rilevante è il numero degli articoli scientifici o di alta divul­gazione apparsi su riviste o opere collettive. Nell'ultimo anno acca­demico sono stati pubblicati i seguenti libri:

Adinolfi M., La prima lettera di Pietro nel mondo greco-romano  (Bibliotheca PAA, 26)   (Roma  1988)   223  pp.

Adinolfi M. - Bottini C, Il Vangelo secondo Luca. Lettura esegetico-esistenziale (Atti della  I  Settimana  biblica  abruzzese)  a  cura  di  R.   Corona   (L'Aquila 1988) 263 pp.

Adinolfi M. - Bottini C, Il Vangelo secondo Marco. Lettura esegetico-esistenziale (Atti della II Settimana biblica abruzzese) a cura di R.  Corona (L'Aquila 1987) 206 pp.

Battaglia V. - Boni A. - Conti M. - Sisti A., Vivere l'alleanza. Approccio interdi­sciplinare alla Regola Francescana (Studi e Testi N.S., n. 9) (Vicenza 1988) 166 pp.

Cacciotti A., Amore sacro e amor profano in Jacopone da Todi (Pars dissertationis) (Roma 1988) 101 pp. Giordani   B.,   Psicoterapia   umanistica:    da   Rogers   a   Carkhuff   (Assisi   1988) 250 pp.

Giordani B., Estudio psicològico sobre la vocación (Bogotà 1988)  146 pp.

Merino J.A., Manifesto francescano (Costruire un futuro per l'uomo)  (Padova 1987)   107  pp.  (tr.  dallo  sp.:   Manifiesto  franciscano  para  un  futur  mejor [Madrid   1985]). Franciskaans manifest voor een betere toekomst  (Gottmer - Haarlem  1988) ((tr.  dallo  sp.).

Sileo L., Il vangelo per le genti. L'ermeneutica dell'universale cristiano (Movi­mento Giovanile Missionario delle PP.OO.MM.) (Roma 1987) 72 pp. (estratto da:   / giovani mandati alle genti).

Testa E., La legge del progresso organico e l'evoluzione. Il problema del mo­nogenismo  e  il peccato  originale  (Studium  Biblicum  Franciscanum,   Ana-lecta, n. 25)  (Jerusalem 1987) 458 pp.  + LXXIV Tavole. N.B.:   è imminente l'annunziato libro di A. Boni, Gli istituti religiosi e la loro potestà di governo (e. 607 / e. 596) (Spicilegium PAA, 29) (Roma 1988) 500 pp.

IV - Studenti

Il numero degli Studenti nell'anno accademico 1987-88 è stato di 425 per la sede romana e di 102 per la sede gerosolimitana. Il totale studenti è dunque di 527. Se si considera che abbiamo elimi­nato dall'elenco più di 100 nominativi, rispetto all'anno precedente il numero è aumentato. Gli Studenti OFM iscritti al PAA, nella sede romana, nell'anno accademico   1987-88  sono  stati  89.

I 425 Studenti della sede romana sono così distribuiti: 1. Facoltà di Teologia

  1. al Baccaleaurato                          26
  2. alla Licenza                                   35
  3. al Dottorato                                    11
  4. Al Magistero                                  77
  5. ai Diplomi                                      35
  6. Fuori corso                                    64
  7. Straordinari                                   29
  8. Uditori                                            40

Totale                                        317

2. Facoltà di Diritto Canonico

  1. al corso propedeutico                  0
  2. alla Licenza                                  24
  3. al  Dottorato                                   3

4) Fuori corso                                              10

Totale                                                37      

3. Facoltà di Filosofia

 
  1. al Baccalaureato                                        32
  2. alla Licenza                                                 13
  3. al Dottorato                                                   5
  4. Fuori corso                                                 18
  5. Straordinari                                                  2
  6. Uditori                                                           1

Totale                                                                       71


4. Statistiche degli Studenti

Africa: 60; Americhe: 83; Asia: 28; Oceania: 6; Europa: 248 (= 425).

5.  Rappresentanza

12 Istituti religiosi maschili e clero diocesano;

57 Istituti religiosi femminili.

N.B. i laici sono presenti con 118 studenti di varie nazionalità.

V - Gradi accademici

1.  Baccalaureato: n. 31

  1. in Teologia:  7 sede romana + 7 sede gerosolimitana (=  14);
  2. in Filosofia:  17.

2.  Licenza: n. 25

1)   in Teologia n. 12:

  • specializzazione dommatica:   1
  • specializzazione in spiritualità:   11;

2. in Diritto Canonico n. 4;

3. in Filosofia n. 9:

  • specializzazione storico-teoretica:   1
  • specializzazione psico-pedagogica:  8.

3. Laurea: n. 14

1)   in Teologia n. 7:

  • specializzazione dommatica:   2
  • specializzazione in evangelizzazione:   1
  • specializzazione in spiritualità:  4;

 

  1. in Diritto Canonico n. 3;
  2. in Filosofia:  n. 4:
  • specializzazione storico-teoretica:    1
  • specializzazione psico-pedagogica:   3.

4.   Dottorato:  n. 13

1)   in Teologia n. 7:

  • Teologia biblica:   1
  • specializzazione in evangelizzazione:   1
  • specializzazione in spiritualità:   5;

2. in Diritto Canonico:  n. 1;

3. in Filosofia n. 5:

  • specializzazione storico-teoretica:   1
  • in specializzazione psico-pedagogica:   4.

5. Grado Accademico in Scienze Religiose:  n. 3

6. Diplomi vari:  n. 21

  1. in Scienze Biblico-Orientali  (Gerusalemme)              1
  2. in scienze dell'evangelizzazione                                     7
  3. in spiritualità                                                                       7
  4. in scienze  religiose                                                          2
  5. in scienze  dell'educazione                                              4

VI - Uffici del PAA

Sotto questo titolo tratto dalla Segreteria generale dell'Ateneo, dell'Ufficio  editoriale  e  dell'Economato.

1. Segreteria generale

Nella segreteria generale dell'Ateneo lavorano in tre:   P. Valen­tino Natalini, P. Giulio Barocco e Sr. Cristina Lalli. I tre, ciascuno per la propria parte e in stretta collaborazione tra loro, portano avanti un lavoro notevole e altamente qualificato. Della nostra segreteria generale, ciò che maggiormente colpisce sono la preci­sione, la puntualità di lavoro, e insieme la serenità dell'ambiente.

P. Valentino Natalini, oltre alla sua parte di lavoro di segre­teria e di scuola, ha atteso alla preparazione del Liber Triennalis 1984-1987, redatto non più secondo l'avvicendarsi dei Rettori, ma secondo il ritmo degli anni accademici. Si spera di poterlo man­dare alla stampa nei prossimi giorni, dopo una revisione generale.

P. Giulio Barocco e Sr. Cristina Lalli, con l'aiuto del tecnico, hanno pressocché ultimato il lavoro di computerizzazione della se­greteria. La varietà dei programmi consente l'elaborazione, in tempi brevi, di tutti i dati riguardanti professori, studenti, programmi sco­lastici, orari delle lezioni, piani di studio, esami, attestati di vario tipo, titoli accademici, ecc.

Con l'adozione del numero di codice per ogni corso e l'inser­zione dell'orario delle lezioni dei due semestri, il nuovo « Annuario Accademico » — che è uscito nel mese di marzo —, ha ulteriormente semplificato il lavoro della segreteria.

La segreteria dell'« Antonianum » è oggi trasparente e pienamente funzionale. I dati che offre sono oggettivi al 100%. A P. Natalini, a P. Giulio e a Sr. Cristina, io come Rettore e, con me, tutti, Profes­sori e Studenti, dobbiamo riconoscenza per il prezioso e qualificato servizio che prestano all'Ateneo. Sono loro che offrono la prima e più autentica immagine dell'« Antonianum ». Grazie, carissimi!

2. Ufficio editoriale

L'Ufficio editoriale comprende la Rivista « Antonianum » e le Edi­zioni « Antonianum ». Anche in questo settore molto è stato fatto per giungere ad un sistema moderno riguardante gli abbonamenti, gli scambi, le spedizioni, ecc. Un discorso tutto da fare è invece quello riguardante la nostra presenza sul mercato librario.

1) Rivista «Antonianum»

Si è ottenuto un ragguardevole risultato sul piano tecnico e su quello della collaborazione.

Il passaggio dalle targhette al computer, oltre ad un continuo aggiornamento dell'indirizzario, ha consentito di fare chiarezza circa gli abbonati e gli scambi, di eliminare doppioni e triplicati, e di recuperare vari abbonati. A questo scopo il Direttore, P. Marco Nobile, ha curato le relazioni pubbliche con i vari destinatari. Il lavoro si può dire completato al 90%.

E' stata promossa una duplice campagna: presso tutti gli ab­bonati, per un aggiornamento dell'indirizzario; presso tutte le entità dell'Ordine, per allargare il numero degli abbonati. Prossimamente estenderemo la stessa campagna ad Istituti Superiori di studio e ad Università internazionali al di fuori dell'Ordine. Determinante in questo campo, come in tanti altri, è stata l'opera paziente e me­ticolosa di Fr. Luis Arocena.

La rivista continua ad avvalersi dell'apporto essenziale dei Pro­fessori dell'« Antonianum », e mantiene buoni rapporti con studiosi a livello internazionale, allo scopo di allargare il numero dei col­laboratori. Questo fatto non deve far venir meno in ciascuno di noi la consapevolezza che, come sta scritto nel frontespizio, la rivista è edita « cura Professoroni Pontificii Athenaei Antoniani de Urbe », che è stata creata per loro e che deve essere prima di tutto e soprat­tutto  espressione  della loro voce.

2)  Edizioni « Antonianum »

I responsabili dell'editrice « Antonianum » sono impegnati nel tenere fede alla natura delle collane dell'Ateneo e al livello scien­tifico  tradizionale  delle  nostre  edizioni.

In fatto di ristrutturazione, anche nell'Ufficio editoriale è stato raggiunto un buon livello di ammodernamento. E' in atto una revi­sione generale dei depositi allo scopo di rendere chiaro e trasparente il movimento editoriale. Ultimato il lavoro, adotteremo il computer, che ci consentirà di conoscere automaticamente il movimento di entrata e uscita dei libri.

In primavera abbiamo promosso una campagna promozionale delle nostre edizioni presso tutte le provincie dell'Ordine. Questa campagna dovrà assumere un carattere continuo e sistematico, ed essere allargata ad altri Istituti Superiori di studio e ad altri centri  Universitari  internazionali  al  di  fuori   dell'Ordine.

3) Ufficio spedizioni

Fr. Domingo Irastorza, sulle cui spalle per anni è gravato il peso dell'Ufficio spedizioni e in gran parte anche di quello editoriale, è rientrato in Provincia. A lui il nostro grazie sincero, con l'augurio di buona salute (Lettera del 23-9-1988, Prot. n. 94/88).

Il lavoro di spedizione della Rivista e dei libri editi dall'Ateneo è stato assunto dal Pro-Economo, Fr. Luis Arocena, il quale in fu­turo, specialmente nei momenti forti, sarà coadiuvato da Fr. Martino Kaminiorz, che dal 15 settembre è stato chiamato a Roma in qualità di addetto al PAA.  (Obbedienza del 6 luglio  1988).

L'adozione del nuovo indirizzario, dell'affrancatrice automatica, delle buste plasticate, delle fatture al computer (con intestazione propria) e del contocorrente postale per l'Italia, hanno di fatto agevolato e semplificato il complesso lavoro di spedizione.

3. Economato

Fr. Luis Arocena ha portato avanti il suo lavoro di economo con competenza, cercando di adeguare l'amministrazione dell'Ateneo ai criteri suggeriti dall'Economo Generale. Precisi e puntuali sono i suoi resoconti: mensili quelli dell'Ateneo; trimestrali quelli della ri­vista e delle edizioni. Ammirevole è anche l'impegno con cui cerca di aggiornarsi nel complicato  settore amministrativo.

A Fr. Luis un grazie di tutto cuore per il molteplice lavoro che con amore, semplicità e spirito di servizio svolge nell'econo­mato, nell'ufficio editoriale, nella sede accademica e in tanti altri settori della casa.

VII - Biblioteca

Fino ai primi di marzo hanno lavorato in tre nella Biblioteca. Con la morte improvvisa di P. Achille Rossi, sono rimasti in due: P. M. Otero e Fr. A. Vega. Un valido aiuto è stato dato nei mesi estivi da P. losé Tesseras. Siamo ora in attesa che giunga dalla Polonia P. Flawiusz Marcinowicz. Desidero ringraziare il P. Provinciale di Katowice e il Definitore Generale P. Zenone Stys, per il suo inte­ressamento.

Al Direttore della Biblioteca, a Fr. Alfredo Vega e a P. José Tesseras (per le prestazioni estive!) desidero esprimere la viva rico­noscenza di tutti, Professori e Studenti. Al P. Achille Rossi, che per 30 anni — dal 15 settembre 1958 fino alla morte (7 marzo 1988) —, ha prestato il suo servizio umile, nascosto e prezioso in Biblioteca, in qualità di « schedatore », il nostro grazie sincero e il nostro commovente ricordo. Dello « schedario » della Biblioteca dell'« An-tonianum », il P. Achille Rossi, insieme a P. Cesario — che lo ha chiamato e appoggiato —, è il creatore.

I  bisogni della Biblioteca sono molti: aggiornamento e conser­
vazione del patrimonio librario; manutenzione del fabbricato e si­
stema di sicurezza; automazione e sviluppo della stessa. Alcuni la­
vori sono stati realizzati; altri sono stati progettati e approvati (si è in
attesa di passare alla fase operativa!); altri ancora, sono allo studio.

La Biblioteca è stata dotata di impianto anti-incendio. Sono stati progettati e approvati nuovi spazi per il suo sviluppo e le nuove finestre. E' allo studio l'impianto elettrico e il sistema di automa­zione, che prevede l'introduzione di un sistema computerizzato delle Biblioteche Ecclesiastiche di Roma. A questo scopo abbiamo chiesto agli organismi competenti della Curia Generale l'autorizzazione ad entrare nel progetto URBE (= Unione Romana Biblioteche Eccle­siastiche). L'ingresso del PAA in questo progetto, oltre che facili­tare la soluzione di alcuni problemi, come quello del personale e della schedatura, farebbe fare un salto di qualità alla nostra Bi­blioteca e consentirebbe alla stessa di mettersi al passo con i tempi.

II   programma di aggiornamento del patrimonio librario, che l'Ateneo ha intrapreso nel 1987 con la collaborazione delle tre Fa­coltà, ha già incominciato a dare buoni risultati. Per ogni Facoltà si è provveduto all'acquisto o completamento di collane, dizionari, opere importanti di autori moderni; sono pure state completate alcune edizioni critiche (S. Tommaso, Savonarola, Ockham, ecc.) e di fonti giuridiche; si è provveduto anche al ripristino di alcune riviste, il cui abbonamento era sospeso da vari anni (Vetus Testamentum,  Novus   Testamentum,   Études,   ecc.)

Nell'Anno Accademico 1987-88 sono entrate nella nostra Biblio­teca 2.100 unità monografiche e periodici, di cui 1.110 sono già stati schedati e messi a disposizione dei lettori. Di questi, 450 sono dono-omaggio;   340   provengono   da   enti   pubblici;   970   sono   stati   acquistati dalla Biblioteca con i sussidi della Curia Generale e due con­tributi dati dall'Ateneo; 521 sono giunti in cambio.

Tra coloro che hanno contribuito all'aggiornamento della Bi­blioteca, meritano una speciale menzione: G. Concetti, T. Larra-fiaga, C. Del Zotto, U. Valtorta, P.G. Pesce, e in particolare R. Za-valloni per le spese di aggiornamento della sezione psico-pedagogica, che da anni sostiene — anche a nome della sua Provincia di Bo­logna —, e per altri contributi straordinari (di recente ha offerto 2.000.000 per le spese generali della Biblioteca). In questo contesto intendo pure ringraziare l'Istituto Francescano dell'Università S. Bo­naventura di New York per l'omaggio dell'Opera Omnia di Ockham, e la Sig.na Fausta Casolini che tramite P. Mercatali, ha fatto dono alla Biblioteca del Wadding; il Prof. P.P. Otonello, Direttore della Rivista « Filosofia oggi », e la Prof.ssa M.A. Raschini dell'Università di Genova, per interessamento di P. Merino, hanno dato alla stessa circa 50 volumi delle collane « Categorie Europee » e « Studio Edi­toriale di cultura ».

Per quanto riguarda i lettori, nell'Anno Accademico 1987-88 le presenze sono state di 3.400, di cui 2.300 esterni e  1.100 interni.

Quanto alla conservazione del patrimonio librario, è proseguito il lavoro di disinfestazione iniziato nel 1986, secondo il sistema adot­tato dalla Biblioteca Vaticana.

Vili - Aula Magna - Sede Accademica

Il 23 maggio 1988, in coincidenza con la celebrazione del Con­vegno di studio sull'Enciclica Mariana « Redemptoris Mater » di Gio­vanni Paolo II, è stata riaperta al pubblico l'Aula Magna dell'Ate­neo « Maria Assunta », che da alcuni anni era chiusa.

Alla sua riapertura hanno contribuito in modo determinante la volontà politica del P. Generale e del suo Definitorio, oltre che l'impegno personale e instancabile dell'Economo Generale, P. Pierda-miano Rinaudo.

Il restauro dell'Aula è stato curato e realizzato dal geometra Fareri del centro DOM e da varie maestranze. Tutti si sono impe­gnati, direi « quasi con orgoglio », per rendere possibile la celebra­zione del Convegno di studio nell'Aula rinnovata. Molte e di vario genere erano le difficoltà da superare, e che sembravano insor­montabili.

Per quanto riguarda la Sede Accademica, ricordo che in linea di massima è stata approvata dal Definitorio Generale, che il CPO 88 ne ha raccomandato la realizzazione « in tempi brevi », e che si è alla ricerca della necessaria copertura economica. La realizzazione di questo progetto è urgente e indilazionabile per motivi vari e facilmente   intuibili.

Conclusione

Giunto al termine di questa relazione, con la quale ho inteso offrire una panoramica oggettiva della vita accademica dell'Ateneo « Antonianum », sento il bisogno di ringraziare il Signore per il clima di serena fiducia che vi si respira e per quanto è stato realizzato in quest'ultimo anno con la collaborazione di tutti in piena comu­nione di intenti con il P. Generale e il suo Definitorio.

In questo contesto invito la Comunità accademica (Professori, Studenti, Officiali, Personale Ausiliario) a lavorare con impegno e coerenza perché l'« Antonianum », nello « spirito di Assisi » e coe­rente alla sua « tradizione », continui a svolgere la sua missione nella Chiesa e nel mondo nella piena fedeltà alla parola di Dio, al ma­gistero della Chiesa e alle direttive del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, in prospettiva ecumenica e universale per la costruzione di un mondo e di un ordine nuovo nel quale regni la giustizia, l'amore e  la pace.

Le parole di Giovanni Paolo II e del Ministro Generale, che ho riportato nel « dépliant » di questo nostro Atto Accademico, costi­tuiscono un imperativo categorico e un impegno programmatico per tutti e per ciascuno di noi.

Il Papa ci invita a guardare all'Ateneo come a un « dono di Dio », che crea in noi, che l'abbiamo ricevuto, un obbligo perma­nente alla corrispondenza, nella linea del dono stesso (Giovanni Pao­lo  II,  in visita all'« Antonianum »,   16-1-1982)

Il Padre Generale, dopo averci ricordato che i grandi maestri fracescani hanno sempre dato lungo il corso della storia un con­tributo specifico all'affermazione di Dio nei valori della vita, del mondo, della natura, dell'uomo, così prosegue: « Questa è l'eredità che i frati del nostro tempo, e i giovani in particolare, debbono riconoscere e voler raccogliere » (John Vaughn, Lettera del 23-4-1987).

Fedeltà al « dono di Dio » e trasmissione della « eredità » che abbiamo ricevuto ai frati del nostro tempo, in particolare a voi giovani: questo il significato del nostro essere all'« Antonianum » con una obbedienza specifica del Ministro Generale; questo il fine della nostra ricerca e della nostra docenza.

In questa linea va interpi-etato il voto espresso dal CPO 88 circa il proseguimento nell'opera di rinnovamento del PAA; in que­sta stessa linea vanno lette le motivazioni addotte dal P. Generale nel suo intervento al CPO 88 per chiedere di non interrompere con un voto negativo il programma di rinnovamento del PAA. Secondo il P. Generale il rinnovamento del PAA, nella linea della fedeltà al « dono di Dio » e alla nostra « eredità », dovrebbe consentire « lo studio delle fonti francescane e del nostro carisma come si è svi­luppato nella teologia, filosofìa e vita della Chiesa e come è espresso nel Diritto Canonico » (John Vaughn, Intervento del 17 maggio 1988).

Fedeltà al « dono di Dio » e trasmissione della nostra « eredità » non possono sussistere senza « una seria preparazione intellettuale e spirituale, basata su una adeguata conoscenza della nostra tradi­zione e carismo francescano » (John Vaughn, Discorso di apertura del CPO 88, n. 4.1). L'Ordine vuole e si aspetta che il PAA, fedele al suo motto « in doctrina et sanctitate », sia rinnovato spiritualmente e qualificato culturalmente. In questa direzione si è impegnato. Que­sto « dono » e questa « eredità » vogliamo trasmettere integralmente e fedelmente ai nostri giovani, perché se ne facciano interpreti per la generazione francescana  del  terzo  millennio  cristiano.

Nella Lettera Enciclica sulla Madre del Redentore, il P. Ge­nerale ci ricorda che « nella vita di S. Francesco, l'itinerario si snoda lungo la strada che da Santa Maria degli Angeli alla Porziun-cola raggiunge Santa Maria degli Angeli sulla montagna della Verna (...). Dal "Signore, che vuoi che io faccia" davanti al crocifìsso di San Damiano (eco dell' "Ecce Ancilla Domini" di Nazareth — obbe­dienza tutta da compiere) all'impegno col Crocifìsso di fuoco della Verna (solidarietà dello "Stabat Mater" — obbedienza compiuta col coraggio di tutta l'anima » (John Vaughn, In verità di vita con Maria, n. 9). La Madre del Redentore ci sia guida e maestra in questo cammino di fedeltà al « dono di Dio » e alla nostra « eredità ». Obbedienza tutta da compiere, fino alla loro realizzazione piena (ob­bedienza compiuta riguardo al dono e alla eredità).

Intercedano per noi Maria Immacolata, la « Vergine fatta Chie­sa » (SalBVM 1), il Padre San Francesco, Sant'Antonio da Padova, Dottore evangelico e patrono del nostro Ateneo, e il Ven. Giovanni Duns Scoto, Teologo-cantore del primato asroluto di Cristo, Verbo Incarnato, e dell'Immacolato concepimento di Maria Santissima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 


 


 


 

 


 

 


 



 
 
 
 
 
 
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