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Presentazione

 
 
 
Foto La Redazione , Presentazione, in Antonianum, 55/4 (1980) p. 545-548 .

Nella ricorrenza della celebrazione dell'anniversario della nascita dì san Bernardino da Siena (1380-1444), i Frati Minori hanno cercato ancora una volta di sottolineare l'attualità del messaggio di questo Santo Francescano. San Bernardino ha trascorso la sua vita di con­sacrato a Dio in un momento storico molto difficile sia per la Chiesa cattolica, che per lo stesso Ordine Francescano. Tutti erano alla ricerca di una forza spirituale e rinnovatrice, che fosse portatrice della fiamma di fuoco del messaggio ortodosso del Vangelo e insie­me testimone di una vita autentica e coerente con l'insegnamento di Cristo. La Chiesa infatti, ricomposto lo « scisma » d'occidente e dopo avere superato il « conciliarismo », riusciva a ricostruire l'unità ecclesiale in occidente e con l'oriente sotto la guida del Romano Pontefice. Ma ciò non poteva bastare per sanare le tante ferite di cui il Corpo mistico di Cristo era afflitto; occorrevano uomini pre­parati e corroborati della forza dello Spirito Santo, cioè « Santi » ed esperti nel parlare e nello scrivere, che fossero capaci di confer­mare i fedeli nell'autentica fede cattolica, stirpando così la cattiva erba dell'eresia, seminata da tante idee che in quel tempo pullulavano in tutta l'Europa cattolica. Questo desideravano i Papi: che la rifor­ma vera e coerente alla volontà della Chiesa venisse dalla « base », perché tutti vi fossero coinvolti, fedeli, religiosi, clero, ecc.. Anche l'Ordine francescano sentiva il bisogno di rinnovarsi, di riaccendere la fiamma di san Francesco, nel vivere in castità, povertà e obbe­dienza, osservando il « Santo Vangelo ». Dio suscitò nell'Ordine Francescano  uomini  di primo  piano:  come  san  Bernardino  da Siena, san Giacomo della Marca, san Giovanni da Capistrano, san Pietro d'Alcantara, ecc.. Questi, promovendo il movimento dell'Osservanza, hanno risvegliato nei francescani la volontà di un maggiore ascolto del soffio dello Spirito Santo, seguendo l'esempio di san Francesco. La grandezza di san Bernardino non consiste  tanto nell'avere lasciato opere, cioè scritti o trattati che potessero maggiormente illu­minare   la   dottrina   della   Chiesa   (cfr.   s.   Bonaventura,   G.   Duns Scoto, ecc.); la sua importanza consiste nell'avere saputo capire la realtà storica in cui allora si trovava la Chiesa in Europa ed indi­viduare ì rimedi necessari per guarire le diverse ferite della Chiesa. Armato della scienza e conoscenza della Sacra Scrittura, della dot­trina della Chiesa e dei Padri, e insieme profondo conoscitore del linguaggio umanistico del suo tempo, possedendo una grande faci­lità di parola, adatta ad essere capita dal vasto uditorio di ogni estra­zione sociale e formazione religiosa, san Bernardino trasmette con fedeltà la vera dottrina della Chiesa, che veniva accolta con fede e vissuta dal popolo cristiano. Egli insegnava le verità nella sua tota­lità, senza nasconderla con giri di parole o sottintesi. Il suo mes­saggio riusciva convincente presso gli ascoltatori, perché egli stesso era convinto e viveva con tutte le forze quanto predicava. Lontano da un linguaggio fatto di parole fiume e vuote, il suo parlare era carico della forza dello Spirito vivificante. Per queste caratteristiche della sua predicazione, san Bernardino è capace anche oggi di tra­smettere  il  suo  messaggio  concreto  all'uomo  moderno,  stanco dì tante promesse vuote. Egli ha lasciato a tutti gli uomini della Chiesa, e  in  particolare  ai  religiosi,   un  messaggio  sulla necessità di un autentico rinnovamento, che deve attuarsi nella fedeltà all'ortodossia della fede, alla Chiesa e al Vangelo eterno, senza tentare di mini­mizzare le esigenze  della parola di Dio,  col pretesto di condurre più uomini a Dio.

Questo volume, impostato sul tema, « L'evangelizzazione di san Bernardino da Siena », raccoglie alcuni contributi di diversi autori, condotti su alcune delle tematiche toccate da san Bernardino nella sua predicazione. Vi hanno collaborato, M. Conti, V. Gambosso, L. Glinka, P.G. Pesce, E. Mariani, I. Vazquez, G. Cardaropoli, A. Sisti, e E. Frascadore.

Trattando della Sacra Scrittura nella predicazione di san Ber­nardino, M. Conti cerca di individuare i criteri ermeneutici adottati dal senese nell'esegesi biblica e di cogliere i contenuti specifici della sua predicazione, attraverso l'esame della parabola della « dieci vergini» e la conclusione  che lo  stesso san Bernardino  deduce  dal nescio vos » sulla necessità della predicazione del « Vangelo eterno ». Il secondo titolo  riguarda il « De Christiana  religione », preso in considerazione  da  V.  Gamboso;  partendo  da  questo  quaresimale, egli cerca di stabilire la struttura dell'opera, nonché le tematiche 1 sermoni, di individuare il posto che hanno in san Bernardino Sacra Scrittura, i Padri, la Scolastica e le sue osservazioni personali, e, con alcune considerazioni, di evidenziare la sua « forma mentis». L. Glinka, studiando l'ecclesiologia bernardiniana, imposta sua attenzione su alcuni temi specifici toccati dal predicatore: Chiesa, corpo mistico di Cristo, in cui si individua l'attività trini­mi, la mafiologia, la costituzione della Chiesa e la vita sacramentale.

Segue l'articolo di P. Pesce sulla religiosità popolare nella pre­fazione bernardiniana; egli dimostra come il nostro Santo ha sa­io valorizzare la religiosità del popolo nella sua predicazione orien­tala sulla retta via della pietà che comprende l'annuncio fedele valori, la denuncia coraggiosa delle contraffazioni e la testimonianza coerente della vita. E. Mariani rivolge la sua attenzione ad I tema tipico della predicazione bernardiniana, l'usura; contro questa piaga, frutto dell'ingiustizia sociale, alla quale erano sottoposti poveri ad opera di padroni esosi, san Bernardino aveva reagito cretamente, dando anche degli « Statuti », affinché i poveri potessero difendersi contro l'oppressione economica dei ricchi. Su questo isso tema I. Vazquez esaminando alcuni manoscritti bernardiniani, d'origine spagnola, rileva il carattere sociale della predicazione popolare della Castigiia del secolo XV. Lo studio di G. Cardaropoli sull' evangelizzazione bernardiniana, come reinterpretazione del carisma l'Ordine francescano, ha lo scopo di individuare alcuni elementi a predicazione di san Bernardino, che hanno contribuito ad arricchire il carisma francescano. Il monogramma bernardiniano è stu-o da A. Sisti, il quale, alla luce degli Atti degli Apostoli, analizza il significato del « nome di Gesù » e l'effetto carismatico che questo nome ha avuto nella prima comunità cristiana. Il volume si chiude con un contributo di E. Frascadore che offre un'abbondante raccolta bibliografica di titoli bernardiniani di questi ultimi venti anni.

Certamente il contenuto di questo studio non corrisponde in tutto all'enunciato del titolo. Vi si possono comunque trovare delle valide piste indicative sia per un maggiore approfondimento del tema sia per meglio conoscere quanto è stato detto e scritto sul messag­gio di san Bernardino.



 
 
 
 
 
 
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