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Recensione: ZAMBONI GIUSEPPE, Dizionario Filosofico

Una presentazione di Gustavo Bontadini, una prefazione di Giovanni Giulietti, da tempo animatore del circolo zamboniano di Verona di cui serbiamo il più caro ricordo, pur nella breve esperienza fattane, un'in­troduzione e note di Ferdinando Marcolungo sono la premessa per in­tendere che il « Dizionario » dello Zamboni oltre che un fatto di cultura è anche un atto di amore: dei cattolici veronesi che hanno sempre amato e ammirato il loro Mons. Zamboni; e anche dell'Università Cattolica di Milano che con questo atto postumo, come appunto di accogliere nella collana di Vita e Pensiero, il lavoro di un antico professore, ha colmato una distanza che durava da troppo tempo. In clima di pluralismo post­conciliare, particolarmente opportuno in sede di scienze umane, lo Zam­boni della gnoseologia pura e del dialogo culturale riemerge e riteniamo che emergerà ancor meglio di quanto non sia avvenuto finora non appena la sua filosofia così rigorosa e concreta sarà conosciuta fuori dell'ambito degli amatori. Purtroppo finora essa è stata appannaggio di circoli ri­stretti, quali appunto quello di Verona. Il dizionario che qui si presenta ha un titolo più ambizioso di quanto risulta poi di fatto. Si tratta di una serie di voci tematiche poste in ordine alfabetico e che vengono trattate dall'Autore in modo consono al proprio pensiero: tant'è vero che il Marcolungo le commenta abbondantemente con citazioni ricavate da altre opere, specialmente da Persona Umana, che è il volume più impe­gnativo dello Zamboni singolarmente ignorato dai personalisti. Pertanto il carattere didattico, di invidiabile chiarezza, è accompagnato da origi­nalità e robustezza di pensiero speculativo. Il Dizionario serve appunto da avvio a tutto il pensiero zamboniano e soprattutto al suo metodo ri­flessivo ed analitico in cui ha grande rilievo l'indagine logica e psicologica.